Mons. Castrillo l’iter per riconoscimento dell’eroicità delle sue virtù
Dal 16 ottobre 1955, giorno della morte del Venerabile Mons. Agostino Castrillo, Vescovo delle Diocesi gemine di San Marco Argentano e Bisignano, ci furono chiare manifestazioni di riconoscimento della sua santità. Mons. Luigi Rinaldi, Vescovo di S. Marco Argentano e Bisignano (1956-1977), successore del Venerabile, si adoperò per avviare la Causa di beatificazione e canonizzazione, con l’esplicito sostegno dei Vescovi della Calabria, dell’Ordine dei Frati Minori e del beneplacito dei fedeli. Il 28 ottobre 1983 il Postulatore generale dell’Ordine dei Frati Minori, fra Antonio Cairoli, presentò al Vescovo di S. Marco Argentano-Scalea, Mons. Augusto Lauro, la richiesta di iniziare il processo diocesano per la beatificazione e canonizzazione di Mons. Castrillo. Ottenuto il nihil obstat della Congregazione delle Cause dei Santi, Mons. Lauro costituì l’apposito tribunale il 25 marzo 1985 e diede inizio al processo diocesano, che si prolungò dal 5 maggio 1985 al 21 febbraio 1999. Fu anche istruito un processo rogatoriale nella Diocesi di Foggia-Bovino, che durò dal 1 ottobre 1986 al 13 dicembre 1995.
Il Postulatore generale dei Frati Minori, fra Luca De Rosa, presentò i risultati alla Congregazione delle Cause dei Santi, la quale emise il Decreto di validità dei due processi, ordinario e rogatoriale, il 15 febbraio 2002. Il 7 giugno 2002, fra Cristoforo Bove, Frate Minore Conventuale, fu designato Relatore. Preparata la Positio super vita, virtutibus et fama sanctitatis, si celebrò il Congresso dei Consultori Teologi il 27 ottobre 2015. I Padri Cardinali e Vescovi, nella Sessione Ordinaria del 6 giugno 2017, presieduta dal Card. Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, hanno riconosciuto che il Servo di Dio ha esercitato in grado eroico le virtù teologali, cardinali ed annesse. Il Santo Padre, il 16 giugno 2017, ha firmato il decreto di venerabilità, ordinando di renderlo pubblico e di trascriverlo negli Atti della Congregazione delle Cause dei Santi. Il riconoscimento dell’eroicità delle sue virtù permette di proporre il Venerabile quale testimone credibile, in attesa della sua beatificazione, che avverrà dopo che il Santo Padre approverà un miracolo avvenuto per sua intercessione.