“LA CASA DI RUT” precisazioni di don Marco Avenà
Ricevo, in qualità di Direttore della Caritas Diocesana, un comunicato di don Marco Avenà, Parroco della Parrocchia S. Paolo Apostolo di Praia a Mare. Sono precisazioni utili per evitare che l’articolo, pubblicato su un quotidiano locale, fornisse delle linee troppo parziali del suo operato. Sono a pregarla di poter pubblicare sul sito della diocesi. (Don Gian Franco Belsito – Direttore della Caritas diocesana)
In merito all’articolo pubblicato sul Quotidiano del Sud 24 novembre scorso desidero fare qualche precisazione onde evitare he possa essere letto come autoreferenziale. L’azione di una comunità in favore dei più bisognosi non nasce mai da uno spirito individuale del singolo sacerdote ma, nella chiesa, ci si muove in un solco tracciato dal Pastore che guida l’intera diocesi. In questo caso è il nostro Vescovo, Mons. Leonardo Bonanno, che ha inteso individuare in questa parrocchia, come in altre con diverse attenzioni, l’impegno della Caritas in favore dei più poveri. A tal proposito, il nostro Vescovo, come ha già fatto a San Marco, a Roggiamo, a Belvedere anche a Praia a Mare ha inteso promuovere il Progetto denominato la “LA CASA DI RUT” con l’obiettivo di costruire un luogo di solidarietà per chi ha una vita difficile, uno spazio di accoglienza per gli ultimi cosi da sostenerli e farli integrare.
In questa parrocchia Il vescovo ha individuato nella comunità parrocchiale S. Paolo Apostolo una zona periferica del comune di Praia a Mare e ha voluto, come suggerisce proprio Papa Francesco, essere attento a questa periferia che abbraccia un territorio di circa 6 kmq, comprensiva di 8 contrade che rendono alquanto arduo il lavoro pastorale.
Data la grandezza della struttura e la richiesta numerosa di accoglienza e i tanti volontari che con grande disponibilità vogliono spendere il loro tempo dedicandolo agli altri, S.E. Mons Leonardo Bonanno vuole utilizzare parte della struttura per la presa in carico dei viandanti senza fissa dimora. Accogliendo questo invito del Vescovo già da subito, alacremente, si sono dati da fare per iniziare questo servizio in maniera rudimentale, per ora, accogliendo comunque persone tra cui un ex detenuto. Quest’ultimo, da quando è stato accolto e sostenuto dall’intera comunità parrocchiale, ha dato segnali chiari di cambiamento ricevendo proposte di lavoro e astenendosi dal compiere atti che chiedono l’intervento giudiziario. Gli ospiti verranno prima ascoltati dai componenti del centro di ascolto della Caritas parrocchiale dove il parroco e persone esperte nell’ascolto, accertano la loro idoneità, spiegando loro il regolamento del dormitorio ed accertandosi che l’abbiano compreso e firmato per accettazione. Il Servizio Dormitorio, oltre a fornire un riparo notturno in ambienti sani e confortevoli, dovrà offrire agli ospiti: servizi igienici e docce; fornitura di prodotti per l’igiene personale; distribuzione di biancheria e di capi vestiario, secondo esigenza; custodia di effetti personali in armadietti personali assegnati ad ogni ospite; visite mediche preliminari (effettuate da medici cattolici volontari) e periodiche, oltre all’essenziale informazione sulle principali norme igieniche; un servizio di ascolto finalizzato non solo all’ingresso nei dormitori, ma ad abbozzare una prima definizione dei problemi che si presentano al fine di favorirne la soluzione per il reinserimento sociale con l’aiuto di persone qualificate.
La Caritas Parrocchiale, perciò, seguendo le indicazioni del nostro Vescovo, coordina tutte le iniziative caritative, sia quelle educative che quelle di sostegno economico, si rende sempre presente in ogni emergenza. Con la realizzazione del progetto voluto dal nostro Vescovo anche la struttura fisica della parrocchia sarà riqualificata per un servizio più puntuale e attento alla dignità di nostri fratelli più deboli.
Don Marco Avenà