Al Pettoruto non è stato vietato l’ingresso ai ciechi con i loro cani
In data odierna sul quotidiano “Gazzetta del Sud” è apparso un articolo dal titolo: «Animali vietati al Pettoruto. Protesta dell’Unione ciechi». Tempestivamente l’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali si è messo in contatto con il Rettore del Santuario Regionale Basilica Maria Ss. Incoronata del Pettoruto in San Sosti che dopo aver interpellato i collaboratori del Santuario ha comunicato che nessuno aveva vietato l’ingresso a persone cieche accompagnate da cani guida.
L’Ufficio diocesano per le Comunicazioni Sociali ha altresì contattato telefonicamente il sig. Salvatore Vainieri, presidente della locale Unione Ciechi, per conoscere approfonditamente l’accaduto. Lo stesso Vainieri ha confermato al direttore dell’Ufficio che nessuno aveva messo in atto comportamenti discriminatori verso persone non vedenti accompagnati dai cani guida ma il Vainieri voleva solo contestare il cartello esposto sul cancello dell’entrata del Santuario dove vi è scritto “Vietato entrare con animali”.
Il Santuario del Pettoruto è meta di centinaia di pellegrinaggi e anche di persone con disabilità gravi che sono sempre accolte con molto calore e rispetto. Da un trentennio presso il Santuario del Pettoruto si celebra la Giornata dell’Ammalato con la partecipazione di centinaia di infermi. Il cartello che vieta l’ingresso agli animali è per quegli animali (cani, cavalli) che non svolgono una funzione di ausilio ma sono “di compagnia”, poiché è un luogo di culto frequentato dai pellegrini che venerano la Madonna e non è uno spazio ricreativo ma un luogo sacro.
Dal colloquio telefonico con il presidente della locale Unione Ciechi è nata l’idea di celebrare al Santuario della Madonna del Pettoruto una giornata dedicata agli ipovedenti che saranno accolti al Centro Mariano così come avviene con tutti coloro che si recano a pregare ai piedi della Vergine Santissima.