Venerdì Santo
Riflessione di Mons. Leonardo Bonanno
La conclusione delle liturgia della Cena del Signore, che ieri sera abbiamo evocato nel clima della austerità imposta dagli eventi, prevedeva la collocazione dell’Eucarestia in una cappella dove poter essere adorata dai fedeli. Nel semplice rito processionale veniva indicato simbolicamente il cammino spirituale che consenta di entrare nel mistero di fede di Gesù di Nazareth, uomo solo, dimenticato, deriso, ben sapendo che egli è “luce del mondo” capace di illuminare anche noi nell’ora della solitudine e delle tenebre. Vogliamo pregarlo di essere accanto a noi nel mezzo della notte di questo mondo e di far sorgere tramite noi la nuova città, lo spazio di una vita di pace, una nuova creazione. Un’ambizione grande, certamente, anzi sovrumana perchè impegna lo stesso Dio Onnipotente, creatore del cielo e della terra, nella quale siamo noi anche solo pellegrini, redenti dal sacrificio di Cristo. Egli nel mistero pasquale ci ricorda che l’amore di Dio è più forte della potenza della distruzione. Nella liturgia dell’adorazione della Croce, nel pomeriggio di questo venerdì santo, la Chiesa ci invita a contemplare nel silenzio il Crocifisso, guardare a Colui che è stato umiliato per noi dal cui costato è nata e si alimenta la vita del suo popolo.
† Leonardo, vescovo